La Repubblica di Salò

Dall’ottobre 1943 all’aprile 1945, mentre infuriava la Seconda Guerra Mondiale, Salò assunse il rango di capitale d’Italia, anche se di un’Italia divisa a metà.

Nell’ottobre 1943 nasceva infatti sulla riviera bresciana del Garda, tra Salò e Gargnano, la Repubblica Sociale Italia, passata alla storia come Repubblica di Salò, l’estremo, disperato tentativo di Hitler e Mussolini di riorganizzare l’Italia fascista.

La scelta di collocare sul Garda la nuova capitale, stabilita dai tedeschi, ha motivazioni precise: in primo luogo la volontà di Hitler di imporre un controllo serrato su Mussolini, confinato in un luogo decentrato rispetto al teatro delle vicende politiche e militari, ma anche la limitata consistenza del fenomeno partigiano, la vicinanza alla Germania (il confine della zona controllata dal Grande Reich si trovava a Limone, nella parte nord del Garda), infine la presenza di alberghi e palazzi gentilizi idonei ad ospitare le autorità repubblicane e germaniche.

I dicasteri della nuova Repubblica e i principali centri di potere politico e militare  avevano sede lungo l’intera Riviera del Garda, ma anche in altre città della pianura padana. Salò, per numero di edifici pubblici occupati e, soprattutto, per la qualità dei soggetti politici che vi risiedevano, era il centro più importante della Repubblica. Qui si trovavano due ministeri, quello degli Esteri, a Villa Simonini (oggi Hotel Laurin), e quello della Cultura popolare, a Villa Amadei e presso il palazzo della Croce Rossa.

Per l’intrattenimento degli ufficiali, che non intendono rinunciare ai fasti della vita mondana, si utilizza il bel teatro comunale di Salò, costruito dall'architetto milanese Sfondrini e inaugurato con il Rigoletto il 1 novembre 1873. Nell’ex collegio civico (oggi Museo della Città), c’è il comando della Guardia nazionale repubblicana, nell’ex liceo, sul lungolago, si acquartierano i reparti della “Muti” e della “X° Flottiglia Mas”.

Questi ed altri luoghi istituzionali della Rsi oggi rappresentano le tappe di un itinerario storico che è possibile percorrere seguendo le 17 targhe informative (14 nel centro storico, 3 nella frazione di Barbarano) installate presso gli edifici salodiani che ospitarono i protagonisti e le istituzioni della Rsi. La targhe, con indicazioni in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), tracciano la mappa di un percorso ricco di memorie ormai consegnate alla storia.

Dal 2002 a Salò è inoltre istituito il Centro studi e documentazione sul periodo storico della Rsi, che, oltre a raccogliere documenti e cimeli, promuove ricerche, conferenze e pubblicazioni.